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30 aprile 2020 | COVID-19

UFFICI

L'ufficio cambia volto: il modo nuovo per affrontare la socialità.

Adeguare alla nuova realtà la routine lavorativa, diventa oggi più che mai una necessità della maggior parte di persone che quotidianamente si sposta da casa per recarsi sul luogo di lavoro; diventano inoltre numerose ed oggettive le responsabilità che il datore di lavoro si accinge ad assumersi per proteggere tutto ciò che accade nell’ambito della comunità dell’ufficio/impresa.

Il tema manutenzione è il punto di ripartenza, ovvero, non potendo costruire ex-novo degli spazi, non resta che optare per alcuni investimenti volti ad un migliore utilizzo degli spazi e degli edifici a disposizione, con il fine di renderli più sicuri dal punto di vista igienico-sanitario ed ambientale, e non per ultimo, più accoglienti e dotati di quell’unico valore estetico che il design italiano sa affermare nel mondo.

 

1 SEPARAZIONE FISICA

Dal momento che il virus si propaga attraverso le interazioni personali, è necessario continuare a limitarle al massimo, e per questo l’ufficio cambia volto per rispettare le nuove distanze di sicurezza: bisogna rivederne arredamento ed organizzazione, e lo stesso dovrà avvenire in tutti gli ambienti di lavoro, a partire dalle sale riunioni, agli auditorium, fino agli spazi comuni. La separazione fisica dei lavoratori potrà essere ottenuta attraverso l’installazione di barriere tra le scrivanie, negli open space, o a protezione delle postazioni fisse, negli sportelli delle attività che resteranno aperte al pubblico, quando ci può essere la presenza contemporanea di più persone, lavoratori o utenti e lavoratori. In generale ci sarà più attenzione sia per le misure igieniche che per i servizi che saranno posti dentro i luoghi di lavoro stessi, per fare in modo che si esca il meno possibile.

Misure di adeguamento:

Schermo/barriera in materiale lavabile ed igienico, ove presente accoglienza al pubblico;
Schermo/barriera in materiale lavabile ed igienico tra le varie postazioni di lavoro, in modo che ad ogni lavoratore sia garantita una distanza di minimo 1,50m da altri utenti;
Stabilire numero massimo di lavoratori all’interno della stanza (es. 1 lavoratore ogni scrivania/postazione)
Mantenere aperte tutte le porte dove non sia strettamente necessario l’apertura o chiusura periodica (es. antibagno, porta di entrata dell’ufficio, sala riunioni, ecc);
Pianificazione dei turni con una persona alla volta al massimo in aree relax comuni, evitando assembramenti. 

2 IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI

Le buone pratiche dell’igiene personale ed ambientale dovranno essere promosse al massimo: formazione frequente del personale, pannelli informativi e dispenser di liquidi igienizzanti. La sanificazione degli ambienti, uffici e laboratori dovrà essere eseguita a periodi serrati e quotidianamente.
Occorrerà valutare con attenzione alcuni elementi, particolarmente predisposti a veicolare facilmente l’infezione, che potranno essere:
maniglie delle porte o delle zone di passaggio;
postazioni di lavoro;
le cabine degli ascensori, le bussole degli ingressi e i corridoi ciechi;
gli impianti di condizionamento e di raffrescamento dell’aria, per i quali sarà necessario prevedere la sanificazione periodica e straordinaria;
gli impianti idrici e antincendio, dal momento che esistono evidenze della sopravvivenza del COVID-19 nell’acqua, specie alle basse temperature.

3 FORNITURA MATERIALE E DISPOSITIVI

Non bisogna dimenticare la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale e del materiale per l’igiene personale, che dovranno essere sempre disponibili e a portata di mano del lavoratore. A questo proposito occorrerà definire le modalità per la raccolta e la gestione dei relativi rifiuti, gettandoli in contenitori che ne impediscano il contatto e la fuoriuscita. Per cui ecco i materiali da rendere disponibili per i lavoratori:
Guanti monouso;
Mascherine monouso o lavabili per maggior utilizzo;
Gel a base alcolica a disposizione;
Fazzoletti mono uso;
Termometro a infrarossi all’entrata, dove possibile

Quasi tutte le considerazioni citate, fanno riferimento a linee guida dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con aggiornamento a data 31Marzo:
Operational considerations for COVID-19 management in the accommodation sector” 31 March 2020_ World Health Organization 2020.