L’Italia resta ad oggi uno dei paesi più colpiti al mondo dal Covid-19, e senza ombra di dubbio i mesi che verranno ne risentiranno, sotto tutti i punti di vista, a maggior ragione se ci stiamo addentrando nella stagione estiva e se si parla di vacanze. Il turismo balneare può diventare rischioso a causa delle crescenti occasioni di affollamento, la vicinanza ed il contatto saranno senz’altro più frequenti negli stabilimenti, nelle spiagge attrezzate o in quelle di libero accesso. Se poi si fa riferimento ad un paese come l’Italia, che possiede oltre 7.000 km di costa e un numero molto elevato di aree di balneazione, i rischi da non dover sottovalutare sono tanti, e necessitano una particolare attenzione da parte di tutti, gestori e utenti. Questo, nonostante gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità precisano che il coronavirus risulti suscettibile a fattori ambientali come le temperature elevate e l’irraggiamento solare; ma si sa, la precauzione non è mai troppa!
A tal proposito sono numerose le domande che molti si pongono in materia di vacanze estive, ed in generale quindi come sarà andare in spiaggia dopo il coronavirus?
Di sicuro sappiamo che sarà un pò più complicato del solito, perché ci saranno delle regole da seguire per garantire la sicurezza di tutti, secondo le indicazioni contenute nel “Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus Sars-CoV-2” pubblicato e realizzato a metà maggio 2020 dal gruppo di lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 dell'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero della Salute, l'Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, esperti delle Arpa e altre istituzioni. Le indicazioni fornite sono di carattere generale per garantire la coerenza delle misure essenziali al contenimento dell’epidemia, rappresentano essenzialmente un elenco di criteri guida di cui tener conto nelle singole situazioni.
STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE ATTREZZATE
Accessi contingentati con prenotazione, anche per fasce orarie
Utilizzo di sistemi di pagamento elettronici e percorsi di entrata/uscita differenziati
Individuazione di modalità di transito verso le postazioni/ombrelloni e stazionamento/movimento sulla battigia
Distanza minima tra le file degli ombrelloni pari a 5 metri e tra gli ombrelloni della stessa fila pari a 4,5 metri
Distanza minima tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraio, etc.), ove non allocate nel posto ombrellone, pari a 2 metri l’una dall’altra
Le distanze interpersonali possono essere derogate per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante
Vietata le attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo (aree giochi, feste/eventi)
Inibire l’accesso e l’utilizzo di piscine interne dello stabilimento balneare
Per la fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il distanziamento sociale di almeno 2 metri, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni
Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze
Gli utenti indossano la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento
Vanno installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi facilmente accessibili nelle diverse aree dello stabilimento
Sanificazione regolare e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici
Le docce devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata
Per le aree di ristorazione si può far riferimento alle specifiche linee guida del settore, ma sicuramente sarà necessario rispettare le regole basilari di distanziamento sociale, cercando, quando possibile di evitare di affollare bar e ristoranti, preferendo servizi da asporto
SPIAGGE LIBERE
Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge e dei flussi dei frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare, dovranno essere localmente definite le modalità di accesso e fruizione delle spiagge stesse. In linea generale sarà opportuno:
L’affissione nei punti di accesso alle spiagge libere di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento
Assicurare il contingentamento degli spazi, tracciando preliminarmente il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo), che sarà codificato rispettando le stesse regole previste per gli stabilimenti balneari
Individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e prenotando gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on-line
Valutare la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe agevolate
Valutare disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti
Assicurare opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti
Affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sulla spiaggia ed in acqua.
Non è mancata occasione in questo ambito, per designer, architetti e creativi, di pensare, progettare e proporre sistemi e soluzioni per agevolare la fruizione delle spiagge in questo periodo post pandemia. Dalle tanto discusse e criticate separazioni in plexiglass, fino alle più innovative e disparate soluzioni, ecosostenibili, di recupero, ironiche, low-cost o luxury, per delimitare gli spazi tra le file degli ombrelloni, il tutto per assicurare distanziamento tra i bagnanti ed evitarne il più possibile i contatti. Staremo a vedere con estrema curiosità, in questa estate fuori dal comune, come la bella Italia saprà dimostrare la sua voglia di rialzarsi, e le spiagge sicuramente saranno espressione rappresentativa di volontà, forza, creatività e tanta voglia di ritorno alla normalità.
Le regole per le spiagge libere
Come funzionerà per le spiagge libere? E' evidente che in questi casi la sorveglianza è difficile perché si tratta di ambienti di libero accesso. "In questo ambito - chiariscono gli esperti - sono chiamati i sindaci e/o agli altri enti locali competenti a dover applicare ogni adeguata misura volta a garantire condizioni di riduzione dei rischi e, ove necessario, a definire attività di vigilanza sul rispetto delle misure da parte dei fruitori delle spiagge, a regolamentare gli accessi per consentire il distanziamento interpersonale, individuare le procedure di sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni".
architetto Nina Russo